31.5.11

VENERDI 17 GIUGNO

LetterandoInFest
dà il benvenuto ad amici, ospiti e sostenitori per dare il via alla sua seconda edizione.
A seguire presentazione della rassegna cinematografica
di Divincinema 2011. Film e degustazioni di
vini delle cantine partner della Strada del vino Terre
Sicane. Un’iniziativa volta a diffondere la cultura del
bere bene e ad avvicinare enogastronomia cultura
e intrattenimento
17:30, MULTISALA BADIA GRANDE




Spazio Sciacca

Lu casu di Sciacca di Lorenzo Raso
18:00 – 19:00, Sala degli Archi

Rivisitazione storico-letteraria del famoso "Caso di Sciacca". Il fatto, protrattosi per circa 100 anni (1430-1530) ha caratterizzato, purtroppo in maniera funesta e devastante, la città di Sciacca e le sue vicende. Il tutto narrato e riportato, in rima dialettale. Luna e Perollo due nobili e potenti famiglie siciliane che trovarono la pace solamente dopo la morte di tutti i protagonisti della vicenda. Amore; orgoglio, interessi! La risposta al giudizio della storia.


CONTRAT-TEMPO
Inaugurazione Collettiva d'arte contemporanea.
A cura di Valentina Lo Duca.
18:30, Cafè Letterario-Badia Grande

Spazi indefiniti o cibernetici, quotidiani o allo stesso tempo onirici e fiabeschi, spazi da cui l’uomo è bandito o inglobato nei fili impercettibili dell’etere, spazi in un non-spazio in cui tutto è sospeso nell’assenza o invadenza del tempo. È il contrattempo la battitura contraria al tempo ordinario, l’imput “inopportuno” che fuorvia destinazione e scelta. Da ciò il sentimento di immobilità che permea le opere pittoriche delle quattro artiste annichilendo l’azione ed il moto.
Così è negli acquerelli e negli smalti di Loredana Grasso dove animali apparentemente inoffensivi sembrano vìolare, e depredare l’uomo dal proprio habitat, colonizzarne la quotidianità proliferando secondo equazioni matematiche per infine auscultarne, quali compiaciuti e funambolici spettatori, l’assenza.
Un tempo lucidamente contemporaneo è quello che imprigiona l’uomo spietatamente scolpito negli olii e negli acrilici di Serena Fanara, un viaggio attraverso il cronotopo dei circuiti urbani ed elettronici in cui l’imprevisto diventa l’istante frenetico e sociale che ci priva della silenziosità e della stasi.
Un contrattempo delicatamente assopito è, invece, quello che vivono i personaggi nelle illustrazioni di Matilde Sammartano, personaggi che sembrano lasciarsi spiare con complicità nel quotidiano e trasformare l’azione apparentemente più concreta, in un’atemporalità che trae le regole dalla fissità mutabile del sogno e delle fiaba.
È il ricorso all’archetipo, per sua essenza universale e atemporale, che, nelle chine di Valentina Lo Duca, dà vita a minimalisti paesaggi popolati dal lupo, animale che, sottratto al mito infantile, diviene metafora della condizione umana, veloce epifania in uno sfondo indeterminato e in una corsa senza senso né direzione.
Se l’arte è frutto del tempo e ne è agente, ecco che l’assenza di definite coordinate spazio temporali diviene allegoria dello straniamento e denuncia di questo momento storico.
Letto in questa chiave il contrattempo ha una valenza ambigua: da una parte è il tempo utilizzato nell’atto creativo e quindi una presa di posizione da parte di coloro che vedono nell’arte non solo una forma d’essere, ma un vero e proprio mestiere.
Dall’altro è il tempo contratto che non garantisce riconoscimenti agli artisti e non dà un adeguato statuto alla capacità di creare impedendo per ragioni politico-economiche una fruizione fluida dell’arte.
 

Presentazione del libro "Fellini e Manara"
(Navarra Editore)
di Laura Maggiore
Prefazione di Vincenzo Mollica.
Tavole a colori di Fellini e Manara.
19:00 – 20:00, Sala dei Palchi



Fellini e Manara racconta le intime connessioni tra queste due diverse forme espressive nel nostro Paese, tracciando un originale ritratto dei grandi maestri italiani dei due generi, Federico Fellini e Milo Manara.
Federico Fellini, accanito disegnatore fin dall'infanzia, già noto come caricaturista, prima di iniziare la sua leggendaria carriera cinematografica, con il nome “Fellas”, incontra nel 1985 il provocatorio Milo Manara, autore cult di comics bizzarri e piccanti. Insieme daranno vita ai due capolavori Viaggio a Tulum e Il viaggio di G. Mastorna, detto Fernet. Le due opere sono da considerarsi “film mancati” del regista, che in qualche modo hanno alimentato la sua produzione cinematografica, ma che hanno trovato forma e vita solo nel tratto aristocratico e limpido di Manara. La loro genesi, complessa e travagliata, ci viene raccontata con le parole dei loro stessi autori e di personaggi a loro vicini, grazie ad una accurata raccolta di interviste e testimonianze provenienti da più fonti.
Il testo è inoltre impreziosito da un’ampia collezione di immagini, che spazia da tovaglioli scarabocchiati dal grande Fellini durante un pranzo di lavoro, alle tavole preparatorie per i due fumetti d’autore.



Gli incontri della Civetta
Presentazione del libro I ministri dal cielo (Duepunti Editore)
di Lorenzo Barbera.
Prefazione di Goffredo Fofi.
Postfazione di Alessandro La Grassa.
Dibattito con :
Lorenzo Barbera ( autore del libro)
Alessandro La Grassa ( presidente del CRESM)
Incontro patrocinato dall'associazione L'AltraSciacca
19:00 -20:30, Sala degli Archi




“Il racconto di un'altra sicilia per un'altra Italia”
Questo eccezionale documento in forma di narrazione, partendo dal terremoto del 1968 nella Valle del Belice, ha saputo restituire con sobrietà e vigore la voce di uomini e donne protagonisti di una importante stagione di lotte politiche per l'affermazione del diritto alla legalità contro uno “Stato illegale”.
Marce epocali ed eclatanti azioni di “disobbedienza civile” che hanno segnato una delle pagine più alte della nostra storia recente.
A partire dall'esemplare Marcia per la Sicilia Occidentale organizzata nel 1967 dal Centro Studi di Danilo Dolci e dal Comitato intercomunale di pianificazione del Belice, guidato da Lorenzo Barbera, il Belice vuole essere ancora “epicentro” di un nuovo movimento che sollevi una rinnovata attenzione sui diritti civili. Così la Marcia per un mondo nuovo, che dal 11 al 16 aprile ha attraversato la Sicilia da Menfi a Palermo, si lega alla campagna referendaria per affermare il diritto all'acqua pubblica.


Sulle orme del cibo
Video intervista: Andrea Camilleri saluta il pubblico del LetterandoInFest.
20:30, Sala degli Archi


Una, nessuna, centomila
Intervista Presentazione del libro a EMMA DANTE
A cura di Titti De Simone.
21:00 – 22:00, Sala degli Archi




“Allora io dico: rimango e resisto”

 Emma Dante, attrice, regista e drammaturga, è considerata fra le rivelazioni più importanti del teatro contemporaneo. Fondatrice della compagnia Sud Costa Occidentale e del laboratorio La Vicaria, vive – nascosta – a Palermo, sua città natale. Artefice di un teatro intimo e viscerale, raccontato in una lingua siciliana atavica e sanguigna, Emma Dante ha conquistato il consenso della critica internazionale dopo una lunga gavetta iniziata alla scuola di Arte drammatica di Roma, arrivando a inaugurare la stagione 2009-2010 del Teatro alla Scala di Milano con la Carmen di Bizet.
In questa intervista, realizzata e curata da Titti De Simone insieme a Beatrice Monroy, l’artista parla del rapporto controverso fra il teatro e le sue origini, regalandoci un prezioso manifesto di passione civile e di impegno culturale. Parole che riescono a dare un nome giusto alle cose. Alla Sicilia e a Palermo come metafora di un Paese a cui stanno strappando ogni giorno un pezzo di carne, senza che il dolore si senta.



Teatro: Tra Gesto e Parola

Giuseppe Raso legge: Il sogno di un uomo ridicolo. Racconto fantastico di Fedor Dostoevskij.
In collaborazione con TeatrOltre per la rassegna
Le parole che non ti ho letto.
21:45, Cortile Orchidea
Un uomo ridicolo, un essere inutile, deriso da tutti e incapace di reagire. Talmente inutile e ormai indifferente alla vita che decide di suicidarsi. Ma un istante prima dell'atto fatale si addormenta e sogna. Sogna qualcosa di straordinario, di talmente vero e coinvolgente che gli rivela la verità: ogni uomo sulla terra, piccolo o grande che sia, stupido o intelligente, potente o uomo qualunque, persino ridicolo, può, con il suo operato, cambiare ciò che è intorno a lui, e quindi cambiare la vita stessa. Ognuno di noi non è mai superfluo e ininfluente sulla vita degli altri. Ognuno di noi può cambiare il mondo, nel bene e nel male. Spetta a noi decidere se ed in che direzione metterci in cammino.
Il sogno di un uomo ridicolo è forse la più sconcertante opera di Dostoevskij. Nella situazione paradossale di un uomo che, decidendo di suicidarsi, si addormenta davanti alla rivoltella e “sogna” il suicidio e la vita dopo la morte, lo scrittore, con una partecipazione sconvolgente e appassionata, ci racconta il percorso autodistruttivo dell'umanità, ma al contempo ci suggerisce che la corruzione e la degenerazione non ne rappresentano lo status naturale.
Dostoevskij non era solo capace di creare opere colossali: era anche capace di scrivere piccole storie come questa, che, al pari delle opere maggiori, contiene un'incredibile carica emotiva, e soprattutto non manca di far sognare il lettore.


CineLetterando

Incontro con il regista Pasquale Scimeca.
Malavoglia
Regia: Pasquale Scimeca.
Con: Antonio Ciurca, Giuseppe Firullo, Omar Noto, Doriana La Fauci, Greta Tomasello.
Italia 2010
Drammatico
Durata: 94 min.
22:30 – 00:10, Sala degli Archi




I Malavoglia sono una famiglia di Pescatori. Il nonno, Padron 'Ntoni vive nella casa del Nespolo, con la figlia Maruzza e suo marito Bastianazzo e i loro 3 figli, il ventenne 'Ntoni e i più giovani Mena, Lia e Alessi. Presto Alef, detto Alfio,
un tunisino immigrato clandestinamente, si unisce a loro, grazie alla generosità del giovane 'Ntoni, che lo raccoglie al momento dello sbarco dalla nave dei profughi e gli trova lavoro nelle serre. Ma un giorno, la barca dei Malavoglia, la Provvidenza, fa
naufragio: Bastianazzo muore e Maruzza perde il senno. Un secondo naufragio porta loro via la casa, ammala il cuore del nonno e riduce 'Ntoni a bere per dimenticare, ma sarà sua l'idea di trascrivere la voce del nonno che recita i suoi proverbi su una traccia musicale che diverrà il brano dell'estate e gli permetterà di ricomprarsi la casa del Nespolo e rimettere in mare la Provvidenza. Versione moderna de "I Malavoglia" di Giovanni Verga.


Cineletterando

Proiezione: Watchmen
Regia: Zack Snyder.
Con: Malin Akerman, Billy Crudup, Matthew Goode, Jackie Earle Haley, Jeffrey Dean Morgan.
Gran Bretagna, USA, Canada 2009
Azione
Durata: 163 min.
22:30 – 01:10, Sala dei Palchi



In un 1985 alternativo, dove i supereroi sono da tempo parte integrante del tessuto sociale e la tensione tra gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica è altissima, un vecchio ma determinato vigilante mascherato, Rorschach, cerca di scoprire chi ha ucciso uno dei suoi primi colleghi. Nel farlo svela un complotto teso a screditare ed uccidere tutti i supereroi passati e presenti. Riunita la sua vecchia squadra, Rorschach scoprirà un'inquietante cospirazione su larga scala legata al passato suo e dei
suoi amici e che potrebbe portare a catastrofiche conseguenze per il futuro. Tratto dall'immenso graphic novel "Watchmen", scritto da Alan Moore e disegnato Dave Gibbons.